martedì 27 novembre 2007
Nucleare: una necessità
In merito alle recenti polemiche, accese da un noto cantante-showman nei giorni scorsi, le Gemelle hanno deciso di dire la propria: con il solito tono provocatorio mutuato dal "tafano degli ateniesi" Socrate, il direttivo Koitsvfah si schiera a favore di una ripresa della ricerca sul nucleare, e soprattutto contro tutti i preconcetti dei buonisti che si spacciano per ambientalisti e poi non sono neanche in grado di fare una raccolta differenziata domestica.
Il nucleare è energia pulita, libererebbe l'Italia e la Siberia dalla sudditanza energetica e potrebbe dare nuovo vigore all'economia; lo smaltimento delle scorie resta tuttavia un problema parzialmente insoluto, anche se Paesi molto civili quali la Finlandia e la Francia hanno adottato un programma di smaltimento che può essere ritenuto estremamente sicuro, grazie ad un immagazzinamento nel sottosuolo in materiali perfettamente coibenti.
Alcuni ingegneri siberiani, da giorni al lavoro sul progetto di costruzione di una nuova centrale nucleare, hanno individuato il luogo ideale per lo smaltimento delle scorie; dopo una lunga ricerca geologica e topografica, il sito designato pare essere il Gramigna Stadium.
Onore ai vinti e tanti scambi
Bravi perchè hanno giocato in 10, con assenze importanti (Ibra e Seedorf su tutti) ma dimostrando che nessuno può considerarsi un panchinaro. Il punteggio di 65,5 è quanto mai emblematico dell'assenza di Dio nelle steppe e tundre dell'alta Russia; con una media per giocatore di 6,55 nessuna squadra si sarebbe sognata di poter perdere la partita. Eppure è successo, e contro l'antico rivale Dennis Lota; ma ora si volti pagina, un nuovo capitolo si sta aprendo per le Gemelle Koitsvfah.
Infatti proprio una teleconferenza Parise-Beghi-Allinovi ha sancito nelle scorse ore un maxi-scambio che porterà in Zambia Lucarelli, Cascione e Matri per far baciare l'amata ed inospitale terra siberiana a Cordoba, Jorgensen e Mascara.
Dunque Ivan Ramiro Cordoba, un altro sudamericano dall'embolo facile alla corte del triumvirato, così da far sentire ancora più a casa i tanti conterranei (Gargano, Tissone, Ferreira Pinto, Lavezzi e Stuani); grande colpo è anche l'acquisto di Martin Jorgensen, che tempo fa dichiarò "quest'anno voglio andare a soldi, Allinovi non è il posto per me: Allinoooovi è una città di merda!". Infine il nisseno Peppino Mascara, estroso e talentuoso trentenne ancora inesploso.
Tre colpi, dunque, che faranno verosimilmente volare ancora più in alto le Gemelle; que vaya bien, amigos!
lunedì 26 novembre 2007
PREMIO SETTIMANALE STAKHANOV #2
Per essersi distino tra i compagni per abnegazione, spirito di gruppo ed incisività (10,5)
D'ardore invasi
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
La sera fumosa d’estate
—
Dino Campana (1885-1932)
venerdì 23 novembre 2007
martedì 20 novembre 2007
STUUUUUAAAANI...
giovedì 15 novembre 2007
Obiettivi? Mai!
lunedì 12 novembre 2007
Kamurri, un pareggio e la tragedia
mercoledì 7 novembre 2007
PREMIO SETTIMANALE STAKHANOV #1
Totti, tutto da rifare
Totò Di Natale, non riesco a trattenere una smorfia di dolore al solo pensiero della tua cessione, poichè in sordina ti sei imposto, in campionato come in nazionale, proprio nel momento in cui tutti ti volevano giocatore finito (ricordi? ti acquistai per soli 4 miliardi, quando il tuo reale valore è almeno di 20 volte superiore);
Detto ciò, come potrei abbandonarvi? Grazie ragazzi, se Dio esistesse lo ringrazierei per avermi donato calciatori come voi; ma non esiste, per cui ringrazio il Partito che ha finanziato l'Asta.
lunedì 5 novembre 2007
Doppia vittoria: Gemelle Koitsvfah sempre più sole
giovedì 1 novembre 2007
Vittoria di misura in Argentina
anonimo cinese
Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti;
non camminare dietro di me,
non saprei dove condurti;
cammina al mio fianco
e saremo sempre amici.
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