Dopo la prima sconfitta della loro storia, le Gemelle sono ospiti dell'amico Dave Lucchetti. I tetti di Bologna la rossa faranno da cornice a questa splendida partita, che vede "l'un contro l'altro armati" i due schieramenti favoriti per la vittoria del campionato; una sfida all'insegna del fair play, che deriva dall'antico rispetto che vincola le due compagini, unite nella fede politica per Carlo Marx, Peppone ed il Comunismo in generale.
Sarà una bella partita, dopo le numerose cadute di stile dell'altro (temporaneo) capolista Allinovi: finalmente un bel Fantacoito!
Ma veniamo alla cronaca: n noto quotidiano Sovietico, Pravda, ha svolto una scottante inchiesta nello Zambia di Dennis Lota. Il giornale, già noto per avere reso noto un grande scandalo nel feudo bardigiano (ricordate? un giudeo nell'Armata Rossa...), ha calato la maschera anche al buonismo dei neri dal cuore grande della cricca allinoviana. Dietro a questa apparenza di povertà e francescano spirito di sacrificio, si cela un business miliardario: Allinovi gestisce la tratta degli schiavi sulla rotta verso l'America Latina, occupandosi personalmente della traversata (su un barcone di legno chiamato "la Provvidenza"); inoltre il Gramigna Stadium, che accoglie bisettimanalmente migliaia di persone con l'inganno, non è altro che una copertura per l'ennesimo affare losco di Allinovi: al di sotto del campo da gioco, in comunicazione con esso tramite un tombino spacciato da sempre per una zolla, si trova una miniera di diamanti di proprietà del negriero Allinovi. I giocatori ed i tifosi sono costretti a lavorare e vivere dentro alla miniera per tutta la settimana, per poi emergere decimati e dimagriti in occasione dello "show" con il quale il presidente si sollazza nel fine settimana.
Panem et circenses, dunque: è questa la democrazia? è questo il tuo essere "partigiano democratico", Marco? Chiedilo al grande cuore dei tuoi giocatori, emblema intramontabile degli sfruttati nel mondo.
"Siate sempre capaci di sentire nel profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualunque parte del mondo" Ernesto Guevara de la Serna